Risvegliarsi e ogni giorno scoprire che non era un sogno, fino quasi a convincersene. È il seguito di "Notte d'amore".

Una notte d'amore, lunga e intensa, per rendere indimenticabile il sogno che dischiude il futuro. È il seguito di "La casa sulla scogliera".

Una casa arrampicata sulla scogliera, incuneata nella roccia: uno scrigno prezioso per proteggere e nutrire un amore appena nato. È il seguito di "Dimissioni".

Severus è libero di vivere, finalmente. Ma in quale luogo? È il seguito di "L'offerta".

"Tu mi hai liberato, con il tuo perdono. Col tuo amore. Con il tuo sorriso…". È il seguito di "Primi passi".

Nella notte che si muta in giorno, sussurri d'amore parlano di futuro. È il seguito di "Sogno".

Argentei raggi di luna ad illuminare ricordi, sogni e realtà. È il seguito di "Amore".

Tra pigiami, capricci e impresentabili pensieri, Severus riscopre la propria umanità. È il seguito di "Angelo del perdono".

Angelo del perdono

Una scoperta imbarazzante, un sorriso e una risata per vederla… bella. È il seguito di "Sorriso tra le lacrime"

La maschera cade, infranta. E nasce il sorriso. È il seguito di "Pensieri come parole"

È nella mente che accade, eppure è reale. E' il seguito di "Comprensione"

Conoscere. Comprendere. Amare. E sorridere. E' il seguito di "Non voglio morire"

Severus non conosce il sorriso, ma la stanchezza sì, quella la conosce fin troppo bene. E' il seguito di "Sempre"

Un sorriso e una lacrima. Per lui.

Una raccolta di 24 haiku e tanka ispirati dalla sensuale interpretazione di Alan Rickman del meraviglioso personaggio di Severus Piton

L'uomo, dietro la maschera, con tutto il suo dolore, il suo coraggio, la sua determinazione. Ecco perché anche Severus Piton può vestirsi da Babbo Natale la notte della vigilia.

Anche nuovi e delicati fiori possono sempre nascere dal male e dalle colpe del passato, se illuminati dalla luce dell'amore.

Un dolce sogno, un altro mondo, senza colpe ed errori, dove perdono è amore.

La vita va avanti d il futuro diventa presente quando l'amore sa imbrigliare il passato e far dimenticare il dolore.